Il British Longhair (conosciuto anche come Highlander o British Semi-Longhair) è una razza di gatto domestico di taglia media dal pelo semi-lungo, originario della Gran Bretagna.
Considerato spesso una semplice versione a pelo lungo del British Shorthair, è effettivamente il risultato di un incrocio tra quest’ultimo e un Persiano. Il suo aspetto fisico, con una corporatura muscolosa e un pelo fitto e lungo, riflette le caratteristiche di entrambe le razze.
Il gatto British Longhair si mostra “figlio” dello Shorthair e del Persiano anche nella personalità: è infatti calmo, mansueto e decisamente indoor.
Come accade per molti gatti, ama ricevere attenzioni e contatto fisico con le sue persone preferite, soprattutto tramite giochi e coccole.È molto importante incoraggiarlo a fare attività fisica perché caratterialmente non è molto propenso a farlo.
È un gatto docile che ama essere stimolato mentalmente, per cui è opportuno procurargli giochi e insegnargli trucchi che gli diano opportunità di mettersi alla prova da questo punto di vista, nonché di tenersi occupato in caso di lunghe assenze nonostante sia piuttosto autosufficiente. È un animale curioso e che impara in fretta, quindi si mostrerà molto ricettivo alle vostre indicazioni.
Scheda informativa del British Longhair | |
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Taglia | Media |
Per bambini | Calma e dolcezza lo rendono un buon compagno per i più piccoli che sapranno rispettare i suoi spazi |
Con altri gatti | Normalmente pacifico, si adatta molto bene alla presenza dei suoi simili |
Con cani | Sarà buona regola educarli a vicenda e, meglio, se cresciuti insieme |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Il suo temperamento calmo ne facilità la possibilità d’ingrassare, va controllata l’alimentazione |
Tendenza a fuggire | Preferisce, di norma, rimanere in casa, ma va comunque posta la giusta attenzione |
Dati generali | |
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Etimologia | Nome che ne indica la zona d’origine e la caratteristica del manto |
Genitori | British shorthair x Turkish Angora x Persiano |
Presente in natura | no |
Longevità | 14-18 anni |
Impieghi | animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Fecondo con British Shorthair ed esemplari della stessa razza |
ORIGINI STORICHE DELLA RAZZA
La razza British Longhair è relativamente giovane e non ancora riconosciuta da tutte le associazioni feline, che spesso insistono nel considerarla semplicemente una variante.
I primi incroci tra British Shorthair e Persiano vennero effettuati nel XIX secolo, con l’obiettivo di donare ai gatti originari della Gran Bretagna un aspetto più particolare che potesse competere con le razze orientali (soprattutto il Siamese), che a quell’epoca andavano per la maggiore alle mostre feline. Questi gatti, infatti, avevano non solo un aspetto esotico ma anche delle linee più aggraziate ed eleganti rispetto agli esemplari British, che in confronto apparivano robusti e quasi sgraziati.
Al termine delle due Guerre Mondiali, quando il British Shorthair rischiò di scomparire del tutto e si avvertì il bisogno di arricchirne il pool genetico per evitarne l’estinzione, ripresero delle nuove serie di incroci con altre razze, come i Certosini, i Burmesi e i Blu di Russia oltre ai già rodati Persiani.
Il risultato produsse altri esemplari a pelo lungo, prontamente esclusi dalle esposizioni ufficiali poiché lo standard di razza del British richiedeva esclusivamente il pelo corto. Se nel 1982 la Fifé (Fédération Internationale Féline) fu disposta a riconoscere i British Longhair come razza a sé stante, e comunque a determinate condizioni, altre associazioni del settore attesero molto di più, come la TICA nel 2009; altre invece si rifiutano tuttora di considerarli più che una varietà dello Shorthair.
PREZZO DI UN BRITISH SHORTHAIR
Il prezzo di un esemplare di gatto della razza British Longhair si aggira solitamente tra 500€ e i 1000€.
IL CARATTERE
Il carattere del British Longhair è molto simile al carattere del British Shorthair, con in più l’indole tranquilla del Persiano. È un animale piuttosto indipendente, nel senso che riesce a passare del tempo da solo senza sentirsi trascurato o ricorrere a qualche dispetto per attirare a tutti i costi l’attenzione su di sé.
Ama però molto interagire con la sua famiglia e in particolare i suoi umani preferiti, seguendoli per casa e facendosi coccolare da loro; non si fa problemi a reciprocare l’affetto che riceve e a dire quando ne ha abbastanza, ma mai in modo aggressivo o miagolando insistentemente. Pur essendo curioso e giocherellone e divertendosi a volte a inseguire piccole prede, non è un tipo iperattivo: preferisce solitamente oziare o osservare l’ambiente che lo circonda anziché prendere parte a qualche attività.
Sa adattarsi ad ambienti con bambini e altri animali (purché abbiano già avuto a che fare con dei gatti), nonché a viaggi e cambiamenti che stresserebbero parecchio gatti di altre razze.
CARATTERISTICHE FISICHE
Ecco tutte le caratteristiche fisiche del gatto British Longhair:
ZAMPE
Le zampe possono essere medie o corte rispetto al corpo, e i piedi sono tondeggianti.
CORPO
Il British Longhair è dotato di un corpo robusto e muscoloso, con una schiena piuttosto larga e il collo corto. La coda è lunga (due terzi rispetto al corpo, secondo lo standard di razza), pelosa e a pennacchio.
PESO E ALTEZZA
Per quanta riguarda il peso, per i maschi questo si aggira tra i 5 e gli 8 kg, mentre per le femmine varia tra i 3 e i 4 kg. Per quanto invece concerne l’altezza, le femmine possono arrivare ad un’altezza di 28 cm, mentre i maschi possono raggiungere anche i 30 cm.
TESTA
La testa è tonda, il naso è corto e largo con un leggero solco verticale che lo attraversa, al contrario di molte razze a pelo lungo.
Gli occhi sono grandi e tondi, e possono essere blu, rame, oro e arancione.
Le orecchie sono piccole, tonde e ben distanziate tra loro.
CODA
La coda risulta essere di media lunghezza, molto folta e parecchio spessa alla base, anche se tende ad assottigliarsi sempre di più, avvicinandosi sempre di più verso la punta che risulta anche affusolata. Esattamente questa è lunga due terzi rispetto al corpo, secondo lo standard di razza.
PELO
Il pelo è la caratteristica principale che distingue il British Longhair dallo Shorthair. Esso è medio-lungo (più corto quindi di quello dei Persiani), molto fitto e dotato di un sottopelo abbastanza sviluppato e denso. Un manto del genere richiede ovviamente maggiori cure rispetto alla variante a pelo corto.
COLORE
I colori ammessi per il British Longhair sono blu, nero, bianco, crema, lilla, cioccolato, rosso e alcuni più recenti come caramello e fulvo. Sono inoltre ammesse diverse combinazioni e pattern sul mantello (bicolore, tabby, tartaruga, fumo, colorpoint e tinta unita).
CUCCIOLI
Come tutti i cuccioli, anche i cuccioli del British Longhair sono parecchio delicati e necessitano di particolari attenzioni; è fondamentale però che i cuccioli vengano tenuti al caldo e in un ambiente non umido perché tendono a raffreddarsi molto velocemente. È indispensabile inoltre che non ci si intrometta durante le prime settimane di vita dei cuccioli; le prime cure spettano solo ed esclusivamente alla madre.
L’intromissione è consentita solo ed esclusivamente se ci si rende effettivamente conto che c’è un reale pericolo di vita per la madre o per i cuccioli; infine, se proprio non si può fare a meno di prendere i cuccioli, è necessario che questi vengano presi con un asciugamano morbido e asciutto, è infatti del tutto sconsigliato il contatto diretto con la pelle.
SALUTE
Nonostante i British Longhair siano generalmente sani, sono comunque esposti agli stessi problemi di salute dei loro corrispettivi a pelo corto. Proprio come nel British Shorthair, infatti, l’obesità rappresenta un problema piuttosto grave per questi animali, che vanno quindi incoraggiati a muoversi più di quanto non facciano spontaneamente.
Vi sono poi dei disturbi frequenti sia nello Shorthair che nel Persiano, come la cardiomiopatia ipertrofica, l’isoeritrolisi natale e il disturbo da rene policistico, che possono presentarsi anche nel Longhair.
INDICAZIONI SULL’ALIMENTAZIONE
Come tutti i gatti anche questi sono parecchio carnivori e quindi necessitano di assumere della carne rossa; è preferibile inoltre che questi seguano una dieta bilanciata, caratterizzata da proteine e pochi carboidrati; quest’ultimi infatti potrebbero fare ingrassare il gatto e creargli problemi di obesità.
In ogni caso è consigliabile che ci si avvalga del parere del veterinario che stilerà una dieta specifica, prendendo in considerazione una serie di fattori del peloso, quali peso, età e stile di vita del gatto.
TOELETTATURA
Il British Longhair necessita di spazzolature frequenti, per evitare che il pelo possa annodarsi e per evitare la formazione di grovigli che risulterebbero particolarmente difficili da districare.
È quindi consigliabile che il pelo venga spazzolato almeno due o tre volte alla settimana; come tutte le altre razze le spazzolature devono intensificarsi soprattutto durante i due periodi annuali di muta, ovvero in primavera e in autunno. È consigliabile anche prestare parecchia attenzione alla cura e alla pulizia delle unghie; eccessivo cerume infatti potrebbe compromettere l’udito del gatto.
ALLEVAMENTI
Secondo il sito Anfi, non risultano presenti in Italia allevamenti che si occupano di questa razza.
PRENDERSI CURA DEL BRITISH LONGHAIR
Il carattere molto tranquillo di questi gatti permette loro di vivere in totale armonia con tutti i membri della propria famiglia, indipendentemente dall’età, infatti il British Longhair va perfettamente d’accordo anche con i bambini. Possono riuscire a convivere nella stessa casa anche con altri, a patto e condizione che crescano insieme, ma possono nutrire alcune difficoltà di convivenza con altri gatti.
È consigliabile inoltre comprare loro un trespolo e un tiragraffi per permettere al gatto di saltare e di limarsi le unghie in totale sicurezza. Per quanto riguarda la lettiera, è indispensabile comprare un terriccio che sia di alta qualità, in modo tale da permettere al gatto di espletare i propri bisogni senza particolare disagio o difficoltà.
Bisogna prestare particolare attenzione ad eventuali fughe; anche se questi gatti hanno una predilezione per la vita casalinga, risultano anche parecchio curiosi a tal punto da essere spinti dal senso di avventura e possono per questo avere la volontà di fuggire.
CURIOSITÀ
Risulta un difetto la presenza di striature tigrate soprattutto nei gatti che presentano un colore uniforme. Inoltre per riuscire a mantenere la stazza robusta di cui sono dotati questi gatti, sono stati impiegati, e lo sono ancora adesso, i gatti di tipo Persiano a pelo lungo.
L’ACQUISTO DEI RIPRODUTTORI
La prima grande spesa sostenuta dagli allevatori è l’acquisto dei riproduttori, cioè dei british longhair che faranno parte dell’allevamento. Il prezzo per un gatto british longhair da esposizione è di 1800- 2000€ , e si può arrivare anche a 5000€ a seconda delle linee di sangue. Un buon allevatore non guarda nè il prezzo nella distanza, nella ricerca dei riproduttori, quindi spesso si reca anche all’estero per acquistare un gatto. Quindi al costo d’acquisto vanno aggiunte le spese di viaggio, che di media sono sui 700-1000€, ma si può spendere molto di più a seconda del paese di provenienza.
Oltre alla bellezza, gli allevatori seri vanno all’estero anche per avere linee di sangue nuove, ed evitare quindi di fare imbreeding, cioè l’accoppiamento fra consanguinei che può portare problemi per la salute di un cucciolo.
LE ESPOSIZIONI
Come abbiamo già detto, lo scopo di un allevatore è quello di fare cuccioli che si avvicinano il più possibile allo standard, con l’intento di migliorare la razza. Per fare questo è importante partecipare alle esposizioni: solo in questo modo un allevatore si può confrontare con altri soggetti della stessa razza ed avere un riscontro sul proprio lavoro.
Le esposizioni sono anche un modo per far conoscere al pubblico le razze feline, spesso poco conosciute, ed è nell’interesse dell’allevatore fare una corretta informazione.
Andare alle expo costa di media 30€ per un giorno solo, 55€ per due giorni.
Oltre al costo dell’iscrizione vanno aggiunte le spese di viaggio, quelle per comprare i prodotti specifici per preparare il pelo al meglio, il mangiare e in base alla distanza, anche l’hotel per il pernottamento.
Per fare il campionato con i propri gatti ed ottenere importanti titoli è obbligatorio andare anche all’estero almeno 3 volte nella carriera espositiva di un gatto.
Il nostro allevamento di British Longhair ancora non partecipa ad esposizioni.
Dovendo fare parecchi km per partecipare alle esposizioni, in genere gli allevatori iscrivono più di un gatto, perciò di media un w-end espositivo costa sui 400-500€ per le expo vicine senza pernottamento (che sono al massimo 2-3 in un anno) e fra i 700 e i 1000€ per le altre expo in Italia, senza considerare le esposizioni all’estero
I TEST MEDICI PRIMA DELL’ACCOPPIAMENTO
Una volta acquistati i riproduttori si fanno i vari accertamenti medici prima di farli accoppiare: è fondamentale infatti essere sicuri di far riprodurre gatti sani.
I Test che facciamo ai nostri british longhair sono:
– 35€ TEST GRUPPO SANGUIGNO: fondamentale per evitare la morte dei cuccioli per incompatibilità del gruppo sanguigno
– 35€ TEST PKD: i british longhair in passato sono stati accoppiati con i persiani, perciò è importante testare i riproduttir per escludere che siano portatori di tale malattia
– 35€ TEST FIV/FELV: solo quando si acquista un gatto in un altro allevamento è importante testare il gatto per FIV/FELV (aids e leucemia felina) per avere la certezza di non inserire in allevamento un gatto malato
– 35€ TEST GIARDIA e ANALISI DELLE FECI: la giardia ed i coccidi purtroppo sono parassiti molto frequenti. Il test serve per assicurarsi che siano sani.
– 90€ ECOCARDIO: l’ecocardio al cuore serve per verificare che il gatto non abbia problematiche cardiache e per scongiurare la presenza di malattie genetiche ereditarie, che potrebbero essere trasmesse ai figli.
– 60€ VACCINO QUADRIVALENTE: tutti i nostri gatti vengono vaccinati annualmente contro la panleucopia, l’infezione da calici virus, la rinotrachiete (herpes virus) e la leucemia felina
I COSTI DEL MANTENIMENTO
Tutti i nostri british longhair vengono alimentati con le migliori marche, sia di secco che di umido.
Dare un’alimentazione di qualità è fondamentale per mantenere il gatto in salute.
Inoltre è importante anche curare l’igiene. Per questo motivo utilizziamo lettiera agglomerante fine, che è quella che fa una palla più resistente ed è quindi più facile da pulire, senza lasciare residui in lettiera. Questa lettiera ovviamente è una delle più costose in commercio 10€ circa al giorno per una cucciolata di 4/6 pelosetti più la mamma e il papà.
Per pulire ed igienizzare la casa al meglio utilizziamo detersivi e disinfettanti specifici che costano dai 7 ai 10€ al litro.
Per ogni gatto spendo circa 70€ al mese. Ogni mio riproduttore quindi mi costa circa 840€ all’anno di mangiare e lettiera.
I COSTI DI UNA CUCCIOLATA
Ai soldi spesi per i riproduttori, vanno aggiunti i costi veri e propri della cucciolata.
Per controllare che la gravidanza proceda in maniera corretta, facciamo almeno 2 ecografie alla gatta: una a 3 settimane di gravidanza, ed una a ridosso del parto. Nel caso in cui la gatta vada oltre la data presunta del parto, facciamo ecografie anche tutti i giorni per tenere sotto controllo il battito cardiaco dei cuccioli e valutare se è il caso di intervenire con un cesareo.
Ogni ecografia ci costa 50€, e per ogni gravidanza ne facciamo almeno 2. Quindi per ogni cucciolata spendiamo minimo 100€ in ecografie.
Per dare un sostengo alle mamme, durante la gravidanze ed allattamento diamo delle vitamine, con un costo di 20€ circa.
Abbiamo sempre a disposizione del latte in polvere per gatti, nel caso in cui il latte materno non sia sufficiente. Una confezione da 300gr. costa 35€, e in molti casi una confezione sola non basta.
Nei due mesi che vanno dallo svezzamento (che si inizia ad un mese di età) al momento della partenza dei cuccioli, spendiamo circa 420€ a gattino, cioè 7€ al giorno, più o meno.
Inoltre i cuccioli vengono ceduti con una vaccinazione, che ci costano in totale 45€ a cucciolo.
Queste sono le spese ordinarie per una cucciolata, ma ahimè purtroppo non sempre le cose vanno bene e potrebbe essere necessario effettuare un cesareo per far nascere i cuccioli. Questo intervento a un costo variabile, che dipende da diversi fattori, che va dai 350€ ai 700€ di media.
Se l’allevatore utilizza un maschio di un altro allevamento per fare la cucciolata, va aggiunto anche il costo della monta, che va di media, dai 1000€ ai 1500€, il costo cioè di un cucciolo.
In questo calcolo, per semplicità, non vengono prese in considerazioni le varie situazioni mediche per cui è necessario ricorrere ad antibiotici, fermenti, colliri etc.. Ahimè però è abbastanza frequente l’uso di medicine durante la crescita dei cuccioli: non avendo un sistema immunitario finito, sono più delicati degli adulti
I COSTI NON CALCOLATI
Per non rendere questa stima dei costi troppo lunga e complessa, non sono state considerate molte altre spese che vengono sostenute dall’allevatore, come quelle per l’acquisto di giochi, tiragraffi, cucce, ciotole etc.. per far vivere al meglio i propri gatti.
Le spese di internet e telefono, necessarie per rispondere a chiamate e mail di richieste.
Non vengono calcolati nemmeno i soldi spesi per partecipare a seminari veterinari ed altri corsi formativi, per essere sempre più compenti.
Essendo i gatti esseri viventi, ahimè vanno messe in conto anche le spese per le varie emergenze veterinarie, come medicine nei casi più semplici, o ricoveri ospedalieri nelle situazioni più gravi.
Infine non viene dato valore nemmeno al tempo dell’allevatore. Ogni allevatore serio dedica tempo alla cura di gatti e cuccioli, alla pulizia, a parlare con le persone interessate ad acquistare un cucciolo e a seguire i gatti già ceduti. Inoltre gli allevatori coscenziosi passano molto tempo anche a studiare cose nuove, per essere sempre più competenti.
Se si considerasse una paga oraria di un allevatore, verrebbe di centesimi.
IL PREZZO PER UN BRITISH LONGHAIR È ECCESSIVO?
È sufficiente fare un rapido calcolo mentale delle spese, per rendersi conto che il prezzo chiesto per un british longhair, e per un animale di razza, è un mero rimborso spese e che in molti casi non è nemmeno sufficiente a coprire tutti i costi.
È chiaro dunque che un allevatore serio, non lo fa per guadagnarci, ma lo fa per passione. Allevare è un ”hobby” molto costoso e non adatto a tutti. Tanti infatti pensano di potersi improvvisare allevatori, e che sia sufficiente far accoppiare un maschio e una femmina per ottenere dei cuccioli, e magari guadagnarci. Non c’è niente di più sbagliato, e chi non alleva spinto dalle motivazioni giuste, dura ben poco.
CUCCIOLI VENDUTI A POCO PREZZO
Cercando su internet, spesso anche su portali di annunci come Subito.it, è possibile trovare gatti di razza venduti a poco prezzo. Quello che può sembrare un affare, il più delle volte di rivela una disfatta.
Come abbiamo visto fin’ora, le spese sostenute da un allevamento serio sono moltissime, percui un cucciolo allevato nel migliore dei modi, non potrà essere venduto a 300-400€.
Chi propone cuccioli a poco prezzo vuol dire che è andato a risparmio: sicuramente non è stato fatto nessun tipo di test ai genitori, i riproduttori sono gatti poco attinenti allo standard, il mangime utilizzato è di bassa qualità ed i cuccioli in genere vengono ceduti con un vaccino solo o completamente senza. Nella maggior parte dei casi inoltre non viene fornito il pedigree, che è un documento obbligatorio per legge, se non forniti non si può dichiarare la razza, ma vengono definiti gatti di similrazza, e quindi dagli allevamenti amatoriali (come il nostro) possono essere ceduti a seguito di un rimborso spese.
Acquistando gatti di razza a poco prezzo, non si ha nessun tipo di garanzia a livello caratteriale, ma soprattutto a livello di salute. Il più delle volte quello che si è risparmiato all’inizio, viene speso poi in veterinari e comportamentalisti per cercare di corregge i vari problemi che presentano questi gatti, e purtroppo molte volte questi animali hanno pure vita breve.
Per evitare brutte sorprese è FONDAMENTALE acquistare gli animali di razza solo da allevatori seri che vi diano garanzie e sicurezza, e tutto ciò ha un costo.
A mio parere, va scelto bene l’allevamento da cui prendere un cucciolo, facendo attenzione che sia un piccolo allevamento, dove ci sono pochi gatti e quindi l’inprinting iniziale viene fatto dall’uomo, in tal modo i cuccioli spesso risultano essere caratterialmente piu’ dolci e piu sani in salute in quanto, molte delle malattie trasmissibili al gatto, provengono dal branco stesso e da allevamenti poco curati.
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